Il Gioco Dell’Oca Junior

Il 29 giugno dopo le funzioni religiose del giorno del Santo Patrono, ci siamo messi subito al lavoro per allestire il gioco dell’oca e posizionare ombreggiature per tenere i bambini all’ombra visto che la giornata è stata all’insegna del sole. Una splendida giornata e anche una giornata all’insegna del grande caldo.

“Un tabellone a spirale con i dadi e il destino. Pedine che avanzano con passi incerti sulle caselle, l’oca ci guida all’avventura. Buona sorte a tutti i partecipanti”. Alle ore 14:45 inizia il gioco sulla piazza della chiesa di Crealla.

Dopo l’entrata delle squadre su fiammanti auto di cartapesta e dopo avere consegnato ai partecipanti maglietta e cappellino, ogni squadra pesca dal sacchetto il numero di partenza :

Cavaglio con Gurrone N. 1 maglietta e cappellino ARANCIO

Crealla N. 5 maglietta e cappellino ROSSO

Cursolo N. 6 maglietta e cappellino VERDE

Falmenta N. 3 maglietta e cappellino AZZURRO

Gurro N. 2 maglietta e cappellino GIALLO

Orasso N. 4 maglietta e cappellino BLU

Ogni squadra dispone di una pedina dello stesso colore da muovere sulle caselle del gioco a turno, lanciando i dadi.

L’idea del gioco è nata da parte del Presidente dell’Associazione rinascita per Crealla ( che ha organizzato la manifestazione) Antonio Ferrari durante una delle prime riunioni tenutesi agli inizi dell’anno 2025. Le 63 caselle di gioco e le pedine, parti fondamentali del gioco, erano state realizzate nell’anno 2014 da parte della Pro Valle Cannobina che aveva proposto il gioco a Crealla facendo giocare squadre che rappresentavano i paesi della Valle ed erano composte da persone adulte, con la partecipazione anche del gruppo folcloristico Valle Cannobina.

Anche per i bambini sono state ideate e studiate prove, in caso di arrivo nelle caselle speciali, che si riferissero alla vita e alla tradizione della Valle Cannobina.

Le prove delle caselle speciali, tutte a cronometro, prevedevano di :

portare delle bottiglie di latte su vassoio portando apresso anche le caprette e seguendo un percorso ;

pescare le trote imaginandosi di essere nei torrenti cannobini con gli stivaloni di gomma;

portare acqua con il mestolo in un secchio, visto che nei tempi passati nelle case della Cannobina non c’era l’acqua e bisognava recarsi alle fontane pubbliche per rifornirsi;

trovare gli animali selvatici dei boschi della Cannobina, nascosti con altri animali selvatici di altri continenti;

mettere insieme un puzzle con la foto del proprio paese. La prova si intitolava “il vostro paese a pezzi”. Una curiosità : la giuria, per stabilire i tempi necessari per la prova superata aveva ricostruito i puzzle mettendoci un tempo immane, dando così la prova superata dopo 20 minuti. I bambini sono stati velocissimi. I più lenti, se così si può dire, hanno impiegato 5 minuti, i più veloci 3 minuti.

Sono arrivati primi al traguardo del gioco e cioè alla casella 63 i bambini del paese di Gurro.

Il tutto è stato seguito dal nostro speaker – regista che ha animato e rallegrato il gioco utilizzando la sua attrezzatura tecnologica che ha permesso tra le altre cose alla giuria di essere sempre in contatto durante le fasi del gioco.

A conclusione del gioco ci sono state le premiazioni di tutti i partecipanti. A tutti è stata consegnata la medaglia dorata messa al collo di ogni singolo bambino da parte dell’ Assessore signora Serena Mucchietto del comune di Valle Cannobina e dal vice sindaco di Gurro signor Daniel Bergamaschi, patrocinatori della manifestazione , i quali si sono congratulati con tutti e 36 partecipanti

Poi pane e nutella per tutti.

La maglietta e cappellino sono stati donati ai partecipanti da parte dell’associazione rinascita per Crealla.

Possiamo, senza falsa modestia, dire che, come anche sottolineato dai presenti, abbiamo colto una bella atmosfera di gioia tra i bambini ,che sono stati molto bravi, notando in loro i valori dell’amicizia e del rispetto ( fair play).

Centro di documentazione

Ecomuseo del lago e dei monti Lunecco

(Valle Cannobina)




APERTURA ESTATE 2025




Per i mesi di luglio e agosto 2025 il Centro di documentazione dell’Ecomuseo dei Laghi e dei monti che ha sede a Lunecco, frazione di Valle Cannobina, vi aspetta!

La struttura è gestita e animata dal Gruppo folkloristico della Valle Cannobina, che ne cura le aperture, sarà fruibile per tutta l’estate fino al 31 agosto ogni martedì e giovedì dalle 10 alle 14.

Il centro di documentazione dell’Ecomuseo del Lago e dei Monti, conserva oggetti e documenti che parlano della vita quotidiana degli abitanti della Valle. Sono ricostruiti ambienti quali l’abitazione e l’osteria. Particolare attenzione è dedicata al patrimonio religioso e ai fenomeni del contrabbando e dell’emigrazione.

Fa parte del percorso la mostra etnografica “Al femin d’in val”, dedicata ai vari aspetti della vita quotidiana del mondo femminile in Valle Cannobina fino alla metà del XX secolo. Il centro di Lunecco svolge inoltre funzioni di informazione e accoglienza turistica.

APERTURE LUGLIO-AGOSTO

Tutti i Martedì e Giovedì ore 10-14

INGRESSO LIBERO

Unione montana di Comuni

Cannero Riviera, Cannobio, Cavaglio Spoccia, Cursolo Orasso, Falmenta, Ghiffa, Gurro, Oggebbio, Trarego Viggiona

sede: Piazza Vittorio Emanuele III° n. 2 – 28822 Cannobio – tel. 0323-738210 – fax.0323/738218

tel. 0323-738210 – P.E.C. unionelagomaggiore@mailcertificata.net – e-mail: protocollo@unionelagomaggiore.it

Le vie dei Presepi 19a edizione

Un racconto tra le vie del paese.

Sensazioni e pensieri a spasso tra le vie con i suoi 70 presepi

Dopo l’inaugurazione, avvenuta il 15 dicembre, molte persone raggiungono il piccolo borgo di Crealla a piedi percorrendo le mulattiere (Ponte Falmenta – Crealla o Falmenta – Crealla) o con mezzi propri tramite la strada carrozzabile che da Falmenta porta al paese di Crealla, per visitare i 70 e più presepi allestiti con cura, fantasia, sensibilità, fede, semplicità, tradizione . Oltre ai presepi allestiti dai singoli abitanti o nativi sono state preparate delle rappresentazione della natività in gruppo : sulla piazza della Chiesa n. 55 e i numeri 44 e 45 sotto i portici. L’allestimento collettivo ha permesso di ritrovarci e stare in compagnia. L’amore per questa espressione artistica per noi non morirà mai e per ogni Natale che arriva l’entusiasmo cresce sempre di più per concretizzarsi nella realizzazione di un Presepio che sia ogni anno sempre più bello. Anche all’interno della Chiesa c’è il vero presepe con la sua magia, la sua atmosfera, il suo calore; un presepe in stile tradizionale ideato con la volontà di ricreare ogni anno quei luoghi e quegli ambienti che sono stati testimoni della nascita di Gesù.

strada che dal parcheggio porta in paese

Mulattiera che da Ponte Falmenta con i suoi 1500 gradini porta al borgo di Crealla

E ora qualche assaggio dei presepi allestiti, tra questi si trova la rappresentazione preparata dall’Associazione Protezione Civile di Cannobio e Valle Cannobina, che ringraziamo. Oltre alle foto dei presepi vogliamo anche mostrarvi qualche decorazione natalizia che potete trovare durante la visita lungo il percorso numerato.

Albero realizzato con centrini lavorati ad uncinetto e ai ferri dalle “abili mani” delle donne di Crealla.

” V come volontariato..”

Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale. (Harvey B. Mackay)

La definizione di Volontariato è espressa in questo termine nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Cos’è il volontariato?

L’attività di volontariato è la presenza prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. Personale, spontanea e gratuita: l’attività del volontario, in Italia come in Europa, si riconosce da questi requisiti e si svolge nei più svariati settori, all’interno organizzazioni con obiettivi di carattere sociale, civile e culturale.”

Crealla e i suoi abitanti, ha fatto proprio in diversi anni il significato di tale affermazione.

Tante attività svolte nell’ambito del ripristino o mantenimento di muri a secco, nella salvaguardia del monumento ai caduti delle due guerre, nella pulizia e mantenimento dei sentieri che allora erano le uniche vie di collegamento anche in inverno, quelli dove ancora nevicava forte.

Momento di pausa

Volontariati anche a soccorrere i paesi vicini quando incendi boschivi mettevano in pericolo cascinali e bestiami.

Sono all’apparenza piccole cose, ma nel momento del bisogno acquistavano valore.

Crealla è stata vicina con quello che poteva anche a popolazioni della penisola durante eventi disastrosi come terremoti e calamità naturali.

Anche i volontari invecchiano

Trovare giovani leve è sempre stato difficile in qualsia posto. Occorre avere quel desiderio di fare qualcosa per migliorare la vita degli altri per poter poi beneficiare di quella gratitudine che di riflesso ritorna sempre al volontario se non altro attraverso le sue opere.

La resilienza è una’ltra qualità che il volontario sviluppa nel tempo.

Hai mai visto qualcuno attraverso un periodo difficile e uscirne più forte di prima? Probabilmente hai incontrato una persona resiliente. Probabilmente hai incontrato un volontario!

” E come Emigrazione “

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Cesare Pavese.

Prendo spunto da una citazione di un commento per iniziare un nuovo post sull’emigrazione.

..C’è qualcosa che aspetta o meglio che resta intatto nella memoria di chi emigra e va oltre i suoi confini geografici. Cesare Pavese, secondo il mio modestissimo parere, centra il concetto di abitare in altri luoghi lontani dalla vita infantile e adolescenziale, trasformando in qualcosa di fisico i ricordi che legano al prima dell’emigrazione.

Nel dopo, ovvero lontani dai siti di origine ci sono i ricordi, ma non si confrontano con la realtà di tutti i giorni. L’integrazione nel contesto in cui si va ad abitare non sempre porta vantaggi, ma per citare Erminio Ferrari giornalista e scrittore, scomparso il 30 ottobre 2020, parlando di Lorenzo Grassi un ragazzo di Falmenta che nel 1912 decise di cercare fortuna in Canada , disse :

“…l’altro prezzo per chi non concorre a questo sistema è la solitudine..”

Sicuramente la distanza che si era creata nel passato nel caso delle grandi emigrazioni creava la “necessità” di assimilarsi al territorio. I mezzi non erano quelli di oggi. Il termine emigrazione, con i mezzi odierni di spostamento , non portano più a questo distacco e il ritorno nei posti del passato riportano si ricordi ma anche consuetudini generando meno distacco.

Non è così ovviamente per chi intraprende viaggi senza ritorno ai quali sembra dovuto una sorta di cancellazione della memoria per dover reimpiantare un nuovo modo di vivere…

“… non siamo mica piantine da trapiantare.. “

Vantaggi…. si non tutto si paga , ma qualcosa si guadagna , anche se con un prezzo, la distanza. La maggior parte degli emigrati trova sempre nuovi stimoli ed esperienze e le porta con se nel ritorno in patria. Un bagaglio culturale e professionale a volte importante.

Monitoraggio della Vespa velutina

La diffusione delle vespe velutine, o calabroni asiatici, crea allarme in Italia e nella vicina Svizzera Italiana.

Anche in Italia è scattato l’allarme vespe killer, ma come riconoscerla? La vespa velutina, anche detta calabrone gigante asiatico, rappresenta un grave problema per l’ambiente e per l’uomo poiché fa strage di api da miele che sventra e di cui si nutre.

Per info e segnalazioni potete contattare il tecnico Aspromiele: samuele.colotta@aspromiele.it


Stop Vespa Asiatica http://www.vespavelutina.eu/it-it/ 

" Muore solo un amore che smette di essere sognato " < Pedro Salinas >